Aria di neve

Cover_VendittoSerena Venditto, Aria di neve (Homo Scrivens, 2014)

Un giallo in salsa rosa! Lo sfondo è quello del centro storico di Napoli. Stile giovane, frizzante, trama simpatica e con un delitto da risolvere.


Quando Ariel Hamilton, traduttrice italoamericana di improbabili romanzi rosa, viene improvvisamente lasciata dal fidanzato, prende una decisione: abbandonare la casa tutta bianca, e oramai vuota, dove aveva vissuto il suo sogno d’amore. Si trasferisce quindi in un appartamento in condivisione con studenti e lavoratori fuori sede. L’appartamento di via Atri 36 è accogliente, disordinato e coloratissimo, e qui convivono il giapponese Kobe, elegante e sgrammaticato pianista, il sardo-nigeriano Samuel, nero e altissimo rappresentante di articoli per gelaterie, da cui il soprannome Magnum, e Malù, archeologa con la passione della letteratura gialla. Con loro il vero padrone di casa, il gatto Mycroft, dal miagolio sempre pronto.

 

“Di giorno ero molto spesso sola, è vero: ma con un gatto in casa non si è mai veramente soli, al contrario. Mycroft poteva restare anche ore raggomitolato accanto a me (o molto spesso sui miei vocabolari, da dove era difficile farlo sloggiare) e il suo respiro regolare e l’ondeggiare della sua pelliccia soffice mi facevano una calda compagnia.”


I quattro umani più il felino si troveranno presto coinvolti nelle indagini su un apparente suicidio nel palazzo: In un caldo giorno d’estate viene, infatti, rinvenuto il cadavere impiccato della bellissima musicista messicana, Teresa Martínez, nonché amica dei ragazzi, e così la detective story ha inizio. Nelle ore in cui il delitto si è consumato, nessuno sembra essere entrato nel suo appartamento: il classico delitto della camera chiusa. Oltre al delitto, Ariel e i suoi coinquilini scoprono cos’è quella che Kobe chiama “aria di neve”:

«Non capisco. Come possibile che tu non sentito aria di neve?».
«Aria di neve?» chiesi io, perplessa.
«Aria di neve, certo. Quando tu sai che qualcosa accadrà no perché qualcuno ti dice, ma perché senti profumo diverso intorno a te».

Sullo sfondo della storia c’è un’autentica Napoli, che Ariel adora perché: «amo guardare il mare in tempesta, grigio e bianco, che in una mattina di gennaio si infrange sugli scogli intorno Castel dell’Ovo e pensare che sembra Oslo; mi piace leggere un libro sulla panchina della Villa Comunale in un pomeriggio di sole, quando non si ha proprio nulla da fare; andare a vedere un film a luglio all’arena del Parco del Poggio, con lo schermo che sembra sorgere dal laghetto artificiale, e godersi la sensazione di sentire un po’ freddo; bere una birra a Piazza Bellini a dicembre in maniche da camicia; adoro il silenzio irreale che c’è prima della partita; mi fa impazzire andare a spulciare nelle bancarelle di libri a Port’Alba e andarmene via con le mani sporche di polvere, il naso che pizzica, e un paio di libri seminuovi nella borsa; e trovo che la pizza a portafoglio sia una delle grandi istituzioni del vivere civile.»

Un libro per rilassarsi e distrarsi. Insomma, roba da gatti.
Il romanzo può essere acquistato usato per 10 euro (spese incluse) su: http://www.comprovendolibri.it/?uid=Razzabastarda

 

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