Gatta pelosa
Negli ultimi giorni sono stati lanciati allarmi per l’infestazione di pinete e aree verdi dalla cosiddetta processionaria, chiamata anche “gatta pelosa”.

Che cos’è?

Si tratta di un parassita infestante che porta alla morte dell’albero. Il nome nasce dal fatto che la larva si sposta in fila indiana, formando una sorta di “processione”.

Perché abbiamo un’invasione di gatte pelose?

Questo inverno, con temperature miti e scarse piogge, ha aiutato alla proliferazione precoce, inusuale a febbraio, delle larve del bruco peloso. Così ci troviamo, in particolare in Piemonte, Valle D’Aosta e Liguria, di fronte a una vera invasione di processionarie.

processionaria

 

Toccare una processionaria causa una forte dermatite perché i peli del bruco sono urticanti al contatto con la pelle. Questo presenta un problema per gli animali perché annusando il terreno possono venirne a contatto sviluppando reazioni anche gravi. Specialmente se ingoiate.

Processionaria_nasoI sintomi: un’improvvisa e intensa salivazione, provocata dal processo infiammatorio.

Primo soccorso: allontanare la sostanza irritante dalla bocca, e abbondante lavaggio della bocca. Poi di corsa dal veterinario.

La prevenzione consiste semplicemente nell’evitare zone infestate per evitare il contatto diretto.

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Cover_Lanciotti_BroccoliDiana Lanciotti, La vendetta dei Broccoli, 2014

Un giallo vegetariano!
Che cos’accomuna Ernesto Vaccini, Oliviero Aliverti, Romano Serventi, Gavino Floris e altri quattro celebri cuochi? Il fatto di essere i più famosi cuochi d’Italia.
E anche il fatto di partecipare al festival dell’alta gastronomia “La Forchetta d’oro” per aggiudicarsi il titolo di “Chef carnivoro dell’anno”.
E poi ancora il fatto di essere stati presi di mira da uno spietato serial killer, un giustiziere che ha deciso di eliminarli uno a uno, e di firmare ogni singolo delitto con… un broccolo. La vendetta dei broccoli è un noir insolito, originalissimo, stupefacente, che intreccia i delitti più efferati con una tenera e inattesa storia d’amore.

Questo romanzo bestiale abbiamo venduto, ma ce ne sono tanti altri su: http://www.comprovendolibri.it/?uid=Razzabastarda

 

 

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Nella vita ci sono giorni pieni di vento e pieni di rabbia,
ci sono giorni pieni di pioggia e pieni di dolore, ci sono giorni pieni di lacrime;
ma poi ci sono giorni pieni d’amore che ci danno il coraggio
di andare avanti per tutti gli altri giorni.

Romano Battaglia

Paolo e Francesca3In occasione della festa di San Valentino vogliamo raccontarvi la storia di Paolo & Francesca.

Paolo & Francesca sono due vecchietti che abbiamo conosciuti in canile. Francesca è entrata in canile che aveva solo 2 mesi, nel lontano 2001. Paolo è entrato in canile nel 2007. Da allora si sostengono a vicenda.

Quando la nostra volontaria li ha visti, le si è fermato il cuore. E ha promesso a Paolo & Francesca che li avrebbe fatti uscire.

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Cover_Rufin_Collare rossoJean-Christophe Rufin, Il collare rosso, edizioni e/o

La Grande guerra attraverso gli occhi del cane Kaiser

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ZdXome1445359620Il tesseramento è importante per un’associazione. Innanzitutto per dimostrare la stima nel nostro lavoro svolto durante l’anno, ma anche per appoggiarci e sostenerci, per permetterci di avere un fondo cui attingere per tutto ciò che non può essere coperto dalle donazioni.

Con la vostra tessera ci aiutate a continuare nel nostro impegno per chi non ha voce. Scriveteci una mail a info@razzabastarda.org per ricevere il modulo d’iscrizione! Grazie mille.

6226679Paola Maraone + Paola La Rosa, Straziami ma di tofu saziami  (Rizzoli)

Mano sul cuore: chi di noi animaliste non sogna un uomo bello, sensuale e combattente per i diritti degli animali?

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9La nostra volontaria Claudia è andata a trovare Luna e Lola, due cagnoline anziane e malate di leishmania, che nel 2014 sono state adottate da Silvia in Svizzera.

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Cover_giallo-umbroPietro Del Re, Giallo Umbro, La Lepre Edizioni 2012, 230 p.

«Se il cane, pensò il professore, è il prodotto della nostra selezione, è altrettanto vero che l’uomo moderno è stato modellato dalla vicinanza del lupo e dei suoi discendenti. Senza di loro saremmo ancora più primitivi e feroci. Quindi, concluse, chi maltratta un cane tradisce anzitutto se stesso.»

Che cosa ci fa un lupo morto accanto al cadavere di una ragazza orrendamente dilaniato dai cinghiali, nella radura di una valle umbra? 

Dopo tanti gialli ambientati nelle città italiane del nord (a Milano o Torino) e del sud (Sicilia, Napoli), finalmente uno che racconta le montagne boscose tra l’Abruzzo e l’Umbria.

 

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