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Archive by category "Nelle nuove famiglie"
Siamo un piccolo gruppo di volontarie da anni impegnate a liberare i cani rinchiusi in canile. In questo album vi presentiamo una piccola parte dei cani che abbiamo tirato fuori. Perché ogni essere vivente nasce libero e ha diritto al rispetto e all’amore.
Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare.
Apprendi dagli audaci,
dai forti,
da chi non accetta compromessi,
da chi vivrà malgrado tutto.
Alzati e guarda il sole nelle mattine
e respira la luce dell’alba.
Tu sei la parte della forza della tua vita. (Pablo Neruda)
ALAIN / GHANDI nel suo habitat naturale
ALAIN / GHANDI nel suo habitat naturale
AMELIE dopo il footing in spiaggia
AMELIE e il footing in spiaggia
ARIZONA alla scoperta del mondo
BART sulla neve in Svizzera
BART alla scoperta del mondo
ETTORE corre sulla spiaggia
ETTORE da boschi e da riviera
FINA, ora BIANCA, al fiume
FINA, ora BIANCA, nell’erba
GRACE al fiume in Piemonte
ISIDE & HORUS in spiaggia
LINUS e il panorama di San Remo
LULù al fiume in Svizzera
MARLEY a Castello San Terenzio
SIRIA in passeggiata serale
SKY nelle montagne svizzere
SORAYA con il gioco preferito
SPINO rilassato in spiaggia
TOTò e SVEVA sulla spiaggia
Mi hanno chiamato Nonno Ultimo perché sono ultimo tra gli ultimi, un fantasma che cammina. Una creatura che respira, ma di cui nessuno ricorda l’esistenza!
Sono stato accalappiato e finito in canile nel lontano 2003, avevo solo due anni.
Da allora passo la vita a fissare un quadrato di cemento, dalle pareti vuote, spoglie dove l’unico arredamento sono creature maledette come me e un secchio di cibo e di acqua!
Ho passato 13 anni a fissare un muro.
Poi gli occhi di una volontaria si sono posati su di me: ha visto un cane brutto, vecchio, malandato.
E ha sentito una profonda vergogna per la sua specie, e pietà di me. In 13 anni nessuno ha mai avuto pietà di me. Non esiste nei luoghi dove veniamo confinati e nascosti agli occhi del mondo intero!
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Chicca & Samba erano due scriccioline in canile, dove consumare una vita intera.
Due vecchiette i cui occhi hanno bucato l’anima della nostra volontaria che le ha fotografate in canile. Facevano una tenerezza immensa.
Samba aveva le unghie talmente lunghe che non riusciva bene a camminare, e le orecchie rovinate. Chicca era cardiopatica.
Avevamo lanciato la scommessa: chissà se avremmo trovato per loro un giaciglio caldo e due braccia amorevoli dove passare gli ultimi anni di vita?
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La nostra volontaria Claudia è andata a trovare Luna e Lola, due cagnoline anziane e malate di leishmania, che nel 2014 sono state adottate da Silvia in Svizzera.
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Lulù era una randagia in Sicilia. Per tutto il tempo delle sue vacanze lì, Giannina, una ragazza svizzera, si prende cura della cagnolina peraltro incinta. Una volta tornata a casa, viene a sapere che Lulù è stata portata in canile.
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La storia di Sherazade è emblematica per tantissimi cani in questo paese:
Prima randagia e scacciata malamente da tutti. Poi, poco più che cucciola, accalappiata nel lontano 2007 e dimenticata in un affollato canile calabrese.
Per 7 lunghissimi anni il nulla è piombato su di lei.
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Dal freddo e umido box di canile ai verdi prati svizzeri!
Bartolomeo era rinchiuso in un canile toscano e soffriva terribilmente la reclusione. Era magrissimo e depresso.
Bartolomeo era uno dei primi cani che abbiamo seguiti e nel 2011 ha trovato il suo paradiso in una famiglia meravigliosa in Svizzera.
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Stefania ha adottato Skip il 29 marzo 2012 e dopo 2 anni ci ha scritto:
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Giotto era una spina nel nostro fianco.
Com’era possibile che un cane giovane e bello, un simil golden retriever di taglia media contenuta, non trovasse adozione? Un cagnolino affettuoso ed esuberante, che adorava le corse sfrenate e andava d’accordo con tutti i cani, maschi e femmine, e anche con bambini. Insomma, un cane perfetto per una famiglia!
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Fiamma è entrata in canile a dicembre 2014. Abbandonata e sola ha vagato fino a che, smagrita e disperata, si è lasciata avvicinare da chi l’ha caricata su un furgone. Era uno scheletrino che nella gabbia urlava il suo dolore.
Ogni giorno aspettava chi per pochi minuti le portava da mangiare. E poi di nuovo sola. Si alzava in piedi e spiava dalla sua finestrella, in attesa di qualcuno che si accorga di lei.
Noi ci siamo accorte di lei e abbiamo pubblicato il suo appello per darle un po’ di visibilità.
E finalmente il suo grande giorno è arrivato. Ha dovuto mettere tutta la sua innata fiducia nell’umano per non avere paura di tutte quelle ore chiusa in una gabbia in un furgone, circondata da suoi simili. Ma poi la ricompensa enorme: qualcuno era lì per lei, aspettava proprio Fiamma!
E da quel giorno Fiamma vive un sogno che mai avrebbe sognato di vivere. Quante coccole e carezze, quante corse a perdifiato, per gridare al vento la sua felicità.
Ora si chiama Fiamma come il fuoco che non consumerà più la sua anima, ma accompagnerà l’amore per la vita che le è stata donata. Fiamma è rinata!
È con una gioia immensa che annunciamo che il 3 aprile 2015 Fiamma è stata adottata. Un ringraziamento speciale ad una persona speciale: grazie Andrea!
