Sulle foto, la prima cosa di Ottavia che si nota sono le sue orecchie enormi che le danno un aspetto buffo. Ottavia era una piccola e dolce cagnolina cresciuta in un canile toscano; affettuosissima, cercava sempre le coccole e il contatto umano. Ritrovata appena cucciola, aveva visto il mondo da 8 anni solo attraverso le grate di un box. Era forse vita quella?
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Giugno 2012: un cagnone dagli occhi tristi vive con rassegnazione la sua non-vita in un canile.
14 febbraio 2015: un meraviglioso cagnone gioca a ruzzolare nella neve, fa le capriole, corre a perdifiato, sorride alla vita, ama…
Sembrano due creature diverse, ma sono lo stesso cane la cui vita è cambiata radicalmente..
Lui è Foscolo ed è un essere stupendo e noi siamo felici di aver contribuito a cambiarne il destino.
Soledad era entrata in canile nel 2010, età stimata 6/7 anni, taglia grande, pelo lungo. Nonostante la reclusione ha conservato tutta la sua bellezza e un meraviglioso carattere.
Dark, di taglia medio grande e di ca. 6 anni di età, era entrato in canile quando aveva solo 1 anno. Le orecchie di Dark erano sempre basse, i suoi occhi raccontavano la solita triste storia di un cucciolo la cui vita si consumava in pochi metri quadri di un box di cemento.
Ma ad agosto 2014 il loro destino è cambiato: Soledad e Dark sono stati adottati da Monica e la sua famiglia in Veneto.
La storia di Wolf è una come tante altre, la storia di un’amicizia tradita. Amava incondizionatamente il suo padrone, un brav’uomo dhe diceva di volergli bene. Non gli dedicava molto tempo, ma Wolf era felice lo stesso. Ma un giorno gli ha detto che era diventato un peso che non poteva più perdere tempo dietro a questo cagnaccio, che era cresciuto troppo e che per lui non c’era più spazio in casa. E Wolf è stato portato in un freddo e squallido canile sovraffollato. Wolf piangeva disperato mentre lo portavano dentro il box, urlava e si divincolava come un matto, ma l’uomo è uscito dal cancello senza un saluto né una carezza e Wolf da allora era rinchiuso. La luce del sole penetra tra le sbarre di sbieco, Wolf era triste e solo, non vedeva più il cielo, non faceva più passeggiate.
Grazie al nostro appello su Facebook, grazie alle tante condivisioni in tutta Italia, a novembre 2014, Wolf è stato adottato da Elisa, Elda e Paolo a Firenze.
20 dicembre 2014: il nostro dolcissimo TEO ha raggiunto la sua casa ed è meravigliosamente adottato!
Ridotto com’era, in canile a quest’ora Teo sarebbe morto.
Siamo immensamente felice e ringraziamo di cuore: Federica, grazie alla quale lo abbiamo notato e che ci ha permesso di tirarlo fuori dal brutto canile in cui era finito; il suo splendido gruppo di madrine a distanza e Francesca della pensione in cui ha vissuto da luglio ad oggi, che si è presa cura di lui. E infine ringraziamo Graziella, che dopo aver perso un anno fa il suo cane, aveva deciso di non prenderne più e invece ha cambiato idea, dopo aver visto le foto di Teo.
Amelie è stata adottata ad aprile 2014 da Anna che ci ha scritto poi una bellissima lettera:
«Che dire, la storia mia e di Amelie ha inizio con una foto! Condividevo ormai da un po’ di tempo annunci x adozioni di cani e gatti. E poi un giorno vedo lei… così dolce, bagnata come un pulcino, con quegli occhioni che sembravano truccati e con uno sguardo che ti scrutava l’anima!!!
Chiesi informazioni alla volontaria Francesca. Già una famiglia aveva chiesto di lei ma non aveva più dato notizie…..
L’avevano chiamato Biscotto, perché è dolcissimo – tanto dolce quanto triste, e il suo sguardo diceva tutto.
L’avevamo tirato fuori dal box dal quale non era mai uscito nemmeno per un minuto nella sua vita, per farlo fotografare, e lui timidamente era rimasto seduto fuori dalla porta della sua gabbia senza nemmeno il guinzaglio. Spezzava davvero il cuore.
Dopo le foto è tornato nella sua gabbia dove passava le giornate fissando il vuoto in quelle quattro fredde e squallide mura.
Alice è stata trovata la sera del 6 agosto 2014. Il suo miagolare senza sosta ha permesso di localizzarla e recuperarla.
Nonna Tosca in canile, 10 anni minimo, taglia piccola. Cos’altro dovevamo dire di lei? Non servivano parole che non fossero “ADOZIONE URGENTE”!
Per lei era questione di vita o di morte.
Non potevamo permettere che morisse in un freddo box, senza aver mai conosciuto l’amore di una famiglia.
Questa dolce creatura l’abbiamo trovata in canile, in Calabria. Disperatamente bisognosa di carezze e contatti con l’essere umano, del quale malgrado tutto si fida ancora. Non abbiamo avuto cuore di lasciarla lì; appena aperta la macchina, si è lanciata dentro.