Argo

La sera del 13 gennaio 2013 si è spento Argo.

Argo fu buttato in canile nel lontano 1998, quando era un piccolo batuffolo. Da quel giorno aspettava e aspettava, come fece il cane di Ulisse, da qui il nome.

Nome che gli abbiamo dato noi.

Per il mondo questo cane non era nessuno, non ha mai contato per nessuno. Ecco perché gli dedichiamo questo articolo.

Come scrisse Ungaretti:

«e forse io solo

so ancora

che visse»

Amir

28 maggio 2015

Purtroppo stasera diciamo addio ad un grande e stupendo cane,

Amir partì alla volta di Milano, dopo anni e anni di canile per una adozione finita poi male. Ma grazie a Melania e ad altre persone di cuore, Amir ha vissuto in una pensione amato e curato, fino a ieri quando un brutto tumore lo ha portato via..
lo salutiamo e ringraziamo Melania per tutto ciò che ha fatto per lui.
 

Addio, dolce Amir

Ulisse

Ulisse ha trascorso tutta la sua vita in canile.

E nonostante ciò non ha mai provato rabbia per gli umani, ma ha accettato il suo destino e non ha mai negato una scodinzolata e tante feste a chi gli dava da mangiare. Forse con leggerezza ha pensato che presto il suo destino sarebbe cambiato. E così si è ritrovato vecchio, 12 anni, e una vita alle spalle…

Ulisse è morto il 20 gennaio 2015. Vogliamo ricordare il piccolo Ulisse, che ci ha straziato il cuore, perché non siamo riuscite a salvarlo.

Coralline

Da tempo gravemente malata di cuore, Coralline era una canina dalla personalità fantastica e occupava con grande determinazione un ruolo di piccola fatina nella casa di Teresa.

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Rissa

Rissa doveva il suo nome alle cicatrici sul muso. Era un maschio taglia medio-grande di circa 9 anni, dal pelo corto bianco a piccole macchie arancio.

Rissa era di una dolcezza disarmante, e le cicatrici raccontavano della vita dura e spietata di un cane in canile che doveva difendersi dai prepotenti con cui era costretto a divedere il box e dai quali non c’era modo di fuggire. I suoi occhi invece raccontavano tristezza e vuoto, il vuoto della sua anima, e un grande dubbio: esiste un mondo diverso per quelli come lui? Un mondo dove non ci sia il timore costante di essere aggredito?

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Nonno Wolf

La storia di nonno Wolf inizia a giugno 2011 quando lo abbiamo fotografato quasi per caso. Era un anziano cane lupo nero, un tempo bellissimo e fiero, sempre buono e dolce. Nei suoi occhi velati dal tempo c’era tanta tristezza e parole inespresse.

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Willy

In canile

Willy era rinchiuso in un canile toscano fin dal lontanissimo 1999.

Mai uscito dal suo box di cemento e lamiera. Ha dormito per 12 lunghissimi anni sul bagnato, nei suoi escrementi, sotto al sole cocente d’estate e sotto la pioggia e al freddo d’inverno. Un getto violento e gelido di acqua ogni mattina anche quando la temperatura scendeva sotto lo zero, mai un pasto diverso da pane bagnato, mai una carezza, mai una passeggiata, mai una copertina calda d’inverno.

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Catullo

Catullo era uno dei primi cani fotografati da noi.

Quando uscì dal canile, Catullo sembrava un morto che camminava. Per un’anima gentile come la sua, gli anni di canile, le privazioni lo avevano devastato nel corpo e nell’anima.

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Giano

La vita del piccolo Sansone era iniziata in canile e destinata a finire lì.

Poi, una notte, venne ricoverato a Cosenza con sintomi della parvovirosi. Ma si riprese alla grande e abbiamo deciso di non farlo tornare in canile. È stato portato in uno stallo casalingo in Toscana e un bel giorno, una famiglia ha chiesto di adottarlo.

Barbara era di Roma, ma è venuta in treno a Pisa per prendere il cucciolo. E così, l’8 aprile 2012, Sansone è diventato Giano.

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