La ballata delle acciughe
Dario Vergassola, La ballata delle acciughe, Einaudi 2014
In questo romanzo bestiale il personaggio che commuove i veri lettori bastardi è il padre del protagonista, con il suo cane Manicomio, preso in canile e perso in un incidente con la vespa.
“Manicomio era un piccolo bastardino preso da suo padre al canile di Sarzana, un incrocio tra un volpino, un pincher e una siepe. Quando il padre di Gino lo vide in mezzo altri cani, Manicomio cominciò a saltare come un pazzo abbaiando in un modo così straziante che i proprietari del canile si sentirono in dovere di spiegare quel nome strampalato. “È un cagnolino molto agitato”, dissero, “ogni volta che viene qualcuno a scegliere un cane, lui inizia a fare il pazzo, saltando come un grillo e abbaiando come se fosse idrofobo. Nessuno lo prenderà mai quel cane matto. È per quello che lo chiamiamo Manicomio.” Il padre di Gino guardò quella piccola palla pelosa che rimbalzava dentro la gabbia e nell’unico momento che il cane si fermò, incrociò i suoi occhi e ci lesse dentro tutto quello che gli altri non capivano. Manicomio urlava: “Prendi me, non mi lasciare qui in questo posto dove tutti pensano che sono folle! Ho un orecchio e la coda rotti dalle bastonate. Ululo con questa stridula vocina solo per la disperazione. Ti prego: prendi me.” Il padre di Gino sentì tutto questo mentre guardava Manicomio negli occhi. Appena lo indicò a quelli del canile Manicomio smise di abbaiare e saltare. Anche lui aveva capito. Mio padre arrivò a casa con quell’affare in braccio e disse alla moglie: “Guarda che bel cane.” “Bello è un’altra cosa”, rispose la mamma di Gino. Il cane chiuse gli occhi e dormì per due giorni e due notti interrottamente. Era la prima volta che si rilassava. Così Manicomio trovò una cuccia che in realtà era il letto dei genitori di Gino, dormiva dai piedi senza fare rumore e neanche si sentiva respirare. Li accompagnava in vespa nei loro giri domenicali quando andavano a trovare i nonni, sempre con le zampe sul manubrio, il muso umido rivolto verso l’alto ad annusare il mondo. Faceva compagnia a suo padre quando andava per funghi e mentre erano a pulire le scale del quartiere, lui rimaneva fuori dal portone e stava di guardia a quel secchio di lamiera e a quelle vecchie scopie neanche fosse Rin Tin Tin. Il padre di Gino raccontava che era un cane così intelligente che Rex gli faceva una pippa.»
Il protagonista Gino, un impiegato statale con moglie e figli, fa parte del microcosmo divertente e malinconico del bar Pavone di La Spezia: Giulianone che racconta di essere stato rapito dagli Ufo, Gigi il barista, detto anche Gigipidia perché sa tutto, l’ipocondriaco Ansia, i tre fratelli Chiappa, orchi buoni che fanno i traslocatori sulle colline dietro le Cinque Terre, Lucio e Albe, due cassaintegrati che giocano la stessa partita a biliardo da anni. Quando muore quello che ha studiato, che è diventato giornalista a Roma o Milano, lascia in eredità agli amici dei cimeli, a patto che Gino vada a fare una sorta di pellegrinaggio laico a Woodstock. Recalcitrante, perché deve mollare lavoro e famiglia, parte con la telecamera, per fare un docufilm da far vedere agli altri quando torna.
Nessuno aveva mai avuto il coraggio di dire al padre di Gino che Manicomio era morto in quell’incidente di vespa, e lui continuava a cercarlo per anni. Fino alla fine del romanzo, quando
«un cane zoppo e fradicio che sembrava il figlio del figlio del figlio di Manicomio arrivò al cancello. Si accese una luce e dalla porta uscì il vecchio che indossava un pigiama, prese un ombrello e lo aprì andando verso il cancello. Il cane mosse leggermente la coda e il padre di Gino disse mentre apriva il cancello: “Ce ne hai messo a tornare a casa. Guarda come sei ridotto, domani ti do una bella lavata”. Il cane entrò come se fosse casa sua e, mentre il cancello si chiudeva dietro di lui, arrivò da solo in sala, saltò sul divano e dopo un paio di giri su se stesso si sdraiò. Chiuse stancamente gli occhi e tirando un lungo sospiro si addormentò.»
Il romanzo può essere acquistato usato per 10 euro (spese incluse) su: http://www.comprovendolibri.it/?uid=Razzabastarda