Giano
La vita del piccolo Sansone era iniziata in canile e destinata a finire lì.
Poi, una notte, venne ricoverato a Cosenza con sintomi della parvovirosi. Ma si riprese alla grande e abbiamo deciso di non farlo tornare in canile. È stato portato in uno stallo casalingo in Toscana e un bel giorno, una famiglia ha chiesto di adottarlo.
Barbara era di Roma, ma è venuta in treno a Pisa per prendere il cucciolo. E così, l’8 aprile 2012, Sansone è diventato Giano.
Sono passati poco più di due anni. Due anni di crescita, di gioco, di coccole.
«E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla, per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.»
(Pedro Salinas)
Poi Giano si è ammalato gravemente ai reni. La famiglia ha fatto di tutto per curarlo. Giano è stato per un mese 8 ore al giorno attaccato a una flebo che non ha portato nessun miglioramento. Non c’era nulla da fare.
Il 23 settembre 2014 Giano si è addormentato per sempre.
Chiediamo a tutti gli amici del Miglio di abbracciare con il pensiero la famiglia di Giano.
«La tua ricchezza è ciò che hai da offrire» – e questa famiglia è immensamente ricca per quanto ha offerto al nostro piccolo Giano: una casa, attenzioni e rispetto, una vita piena di amore.
«E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell’aria.
Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte,
chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla.
Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio.»
(Tiziano Terzani)