L’odore acido di quei giorni
Paolo Grugni, L’odore acido di quei giorni, Laurana editore 2011, 280 p.
Come nella migliore tradizione giallistica da Sciascia in poi, questo noir unisce la trama gialla alla denuncia sociale.
Alessandro Bellezza si sveglia tutte le mattine prima dell’alba e percorre la zona tra Persiceto e San Giacomo del Martignone in provincia di Bologna. Il suo mestiere è recuperare dall’asfalto i cadaveri degli animali ammazzati dagli automobilisti per evitare ulteriori incidenti in una delle tratte più pericolose dell’Emilia. Un mestiere bizzarro.
Un tempo però Bellezza era un chirurgo.
Poi, suo malgrado, è stato coinvolto dalle Brigate Rosse in un fatto di sangue e ha perso tutto, compresi moglie e figli. Ora vorrebbe solo starsene tranquillo, ma la sera del 15 dicembre 1976, rientrando a casa, sul ciglio della strada trova una donna apparentemente morta. La raccoglie. E scopre che non è morta. La donna si rivelerà essere un’infiltrata della polizia tra le fila di Ordine Nuovo a caccia di un assassino che forse si nasconde nell’organizzazione di estrema destra. Ai due si unirà il maresciallo Bertoli e insieme scopriranno verità raccapriccianti dove nessuno è mai quello che appare. E tutto culminerà con l’invio dei carri armati da parte di Cossiga in piazza Maggiore.
Questo romanzo bestiale abbiamo venduto, ma ci sono tanti altri su: http://www.comprovendolibri.it/?uid=Razzabastarda