Mi hanno chiamato Nonno Ultimo perché sono ultimo tra gli ultimi, un fantasma che cammina. Una creatura che respira, ma di cui nessuno ricorda l’esistenza!
Sono stato accalappiato e finito in canile nel lontano 2003, avevo solo due anni.
Da allora passo la vita a fissare un quadrato di cemento, dalle pareti vuote, spoglie dove l’unico arredamento sono creature maledette come me e un secchio di cibo e di acqua!
Ho passato 13 anni a fissare un muro.
Poi gli occhi di una volontaria si sono posati su di me: ha visto un cane brutto, vecchio, malandato.
E ha sentito una profonda vergogna per la sua specie, e pietà di me. In 13 anni nessuno ha mai avuto pietà di me. Non esiste nei luoghi dove veniamo confinati e nascosti agli occhi del mondo intero!
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Paul Auster, Timbuctù, Einaudi
Il protagonista Willy è un poeta giramondo che viaggia sulle strade americane insieme a Mr Bones, il suo cane dalla spiccata intelligenza. Sfortunatamente le loro strade si dividono, o meglio quella di Willy si interrompe, e Mr Bones deve imparare a cavarsela da solo.
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John Fante, A ovest di Roma, Einaudi
A ovest di Roma è composto da due racconti, ma consigliamo soprattutto il primo: Il mio cane stupido.
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Virginia Woolf, Flush – Una biografia, trad. Chiara Valerio, Nottetempo 2012
La copertina è bruttissima, ma il libro è un piccolo capolavoro della letteratura vittoriana che racconta l’intreccio di due vite: quella del cocker spaniel Flush e della sua padrona, la poetessa inglese Elizabeth Barrett.
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