Dario Vergassola, La ballata delle acciughe, Einaudi 2014
In questo romanzo bestiale il personaggio che commuove i veri lettori bastardi è il padre del protagonista, con il suo cane Manicomio, preso in canile e perso in un incidente con la vespa.
Dario Vergassola, La ballata delle acciughe, Einaudi 2014
In questo romanzo bestiale il personaggio che commuove i veri lettori bastardi è il padre del protagonista, con il suo cane Manicomio, preso in canile e perso in un incidente con la vespa.
Jean-Christophe Rufin, Il collare rosso, edizioni e/o
La Grande guerra attraverso gli occhi del cane Kaiser
Paola Maraone + Paola La Rosa, Straziami ma di tofu saziami (Rizzoli)
Mano sul cuore: chi di noi animaliste non sogna un uomo bello, sensuale e combattente per i diritti degli animali?
Pietro Del Re, Giallo Umbro, La Lepre Edizioni 2012, 230 p.
«Se il cane, pensò il professore, è il prodotto della nostra selezione, è altrettanto vero che l’uomo moderno è stato modellato dalla vicinanza del lupo e dei suoi discendenti. Senza di loro saremmo ancora più primitivi e feroci. Quindi, concluse, chi maltratta un cane tradisce anzitutto se stesso.»
Che cosa ci fa un lupo morto accanto al cadavere di una ragazza orrendamente dilaniato dai cinghiali, nella radura di una valle umbra?
Dopo tanti gialli ambientati nelle città italiane del nord (a Milano o Torino) e del sud (Sicilia, Napoli), finalmente uno che racconta le montagne boscose tra l’Abruzzo e l’Umbria.
Maria Paola Canozzi, Settembre sarebbe un bel mese (Marco Saya edizioni, 2014)
Confessiamolo: chi di noi non ha mai sognato di ammazzare qualche cacciatore? Trovando magari il delitto perfetto in modo che nessuno scoprirà mail chi è stato? Anzi, meglio ancora, farlo sembrare a un incidente di caccia?
Settembre sarebbe un bel mese di Maria Paola Canozzi è un noir ironico contro la caccia.
Paolo Picirillo, Zoo col semaforo, Nutrimenti
Provincia di Caserta, giorni nostri. La vita di Carmine e quella di Salvatore si sfiorano in un fatale, drammatico destino. Carmine, ’o Schiattamuort’, gestisce quattro campi da calcetto e non ha più niente da chiedere alla vita perché è vedovo e consuma il suo tempo nel dolore per la perdita del figlio adolescente. Il suo rituale della memoria consiste nel leggere e rileggere un dattiloscritto e nel tener pulito un tratto della tangenziale Aversa-Napoli dalle carcasse degli animali che ogni giorno vi trovano la morte. Lì c’è una lapide in memoria di suo figlio, morto azzannato da un pit bull.
Vauro Senesi, Il respiro del cane, Piemme
Nella stanza d’ospedale, in attesa di una operazione, tra una sigaretta e l’altra, Vauro ci racconta la sua storia, ci racconta Bagdad, l’Afganistan, alcuni villaggi africani, la guerra, la bellezza, l’attesa; ci racconta la vita. Ce la racconta attraverso molti ricordi, intervallati dalle infermiere, dal suo amico medico e dall’anestesista, e soprattutto intervallati da un cane Immaginario, non solo come consistenza, ma anche di nome. Una scrittura piacevole, lontana dalla satira politica e dalle vignette, che accompagna il lettore attraverso una vita. Per coloro che amano il Vauro vignettista, è una esperienza completamente diversa, ma piacevole.
Anna Grue, Nessuno conosce il mio nome, Marsilio 2013, 352 p.
Questo giallo si svolge nella tranquilla cittadina di Christianssund, affacciata su un fiordo pittoresco non lontano da Copenaghen, con un delizioso porticciolo, un quartiere di ville eleganti e un’orribile zona pedonale.
Augusto De Angelis, L’impronta del gatto, Sellerio
Milano negli anni Trenta. Il Commissario De Vincenzi è alle prese con l’assassinio di un depravato milionario venezuelano, residente a Milano. Il cadavere è trovato proprio sul portone dell’abitazione della vittima. Ma spunta il felino con le sue zampette sporche di sangue e rimette in moto verso una direzione diversa De Vincenzi, che, lento e agile un po’ come un gatto anche lui, ha il genio di profittare delle opportunità del caso.
Paolo Grugni, L’odore acido di quei giorni, Laurana editore 2011, 280 p.
Come nella migliore tradizione giallistica da Sciascia in poi, questo noir unisce la trama gialla alla denuncia sociale.
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