Timbuctù
Paul Auster, Timbuctù, Einaudi
Il protagonista Willy è un poeta giramondo che viaggia sulle strade americane insieme a Mr Bones, il suo cane dalla spiccata intelligenza. Sfortunatamente le loro strade si dividono, o meglio quella di Willy si interrompe, e Mr Bones deve imparare a cavarsela da solo.
Passa di padrone in padrone, impara a difendersi anche da chi sembrerà volerlo aiutare. A un certo punto Mr Bones si ricorda di Timbuctù, una terra favolosa, dove uomini e cani parlano la stessa lingua. È li che Willy è andato. Mr Bones continua a fuggire, ma alla ricerca di Timbuctù. Che cosa sia davvero Timbuctù, Mr Bones non lo sa, a parte qualche frase sibillina buttata lì da Willy nei suoi discorsi di poeta maledetto e infaticabile clochard. Eppure è proprio in quel luogo che un brutto giorno il poeta se n’è andato lasciando solo il fedele quadrupede.
Timbuctù è un bellissimo romanzo. Un po’ favola, un po’ poesia. Chi convive con un cane, rimane particolarmente colpito dalle riflessioni e descrizioni lucidissime di Mr Bones, ma in fondo è un libro per tutti, perché che i temi sono universali: l’amore, la solitudine.
Questo romanzo bestiale abbiamo venduto, ma ci sono tanti altri su: http://www.comprovendolibri.it/?uid=Razzabastarda