Il respiro del cane
Vauro Senesi, Il respiro del cane, Piemme
Nella stanza d’ospedale, in attesa di una operazione, tra una sigaretta e l’altra, Vauro ci racconta la sua storia, ci racconta Bagdad, l’Afganistan, alcuni villaggi africani, la guerra, la bellezza, l’attesa; ci racconta la vita. Ce la racconta attraverso molti ricordi, intervallati dalle infermiere, dal suo amico medico e dall’anestesista, e soprattutto intervallati da un cane Immaginario, non solo come consistenza, ma anche di nome. Una scrittura piacevole, lontana dalla satira politica e dalle vignette, che accompagna il lettore attraverso una vita. Per coloro che amano il Vauro vignettista, è una esperienza completamente diversa, ma piacevole.
Vauro deve essere operato. Niente di grave, si tratta di una semplice operazione di routine. Nonostante le parole tranquillizzanti dei medici Vauro non riesce affatto ad essere tranquillo e i dubbi sulle sue reali condizioni iniziano a circolare vorticosamente nella sua mente. Ad un tratto un rumore, il cigolio della sedia a rotelle, trasporta Vauro indietro nel tempo alla ricerca dei tratti più salienti del suo passato, alla scoperta di ogni angolo e di ogni sapore della sua memoria.
Vauro ripercorre l’infanzia, le prime inquietudini d’amore e di passione, l’adolescenza ma sono soprattutto i ricordi delle guerre che ha visto con i suoi occhi, delle baraccopoli e della povertà, dei volti spaventati e delle scene drammatiche ma anche dei sorrisi, delle lacrime, delle risate ad offrire una melodia di emozioni discordanti e variopinte, un quadro intenso e profondo come solo la vita stessa riesce ad essere.
Questo romanzo bestiale abbiamo venduto, ma ci sono tanti altri su: http://www.comprovendolibri.it/?uid=Razzabastarda